Casting - News
il nostro testimonial si racconta....
Nuovi Talenti
Musica - Teatro
Cucina & Curiosità
nUMERO 1
OTTOBRE 2020
ENIO DROVANDI
Estetica - Bellezza
ASI
Cultura - Cinema
Oroscopo del Mese
SPETTACOLO
Scuola di Magia
MAGAZINE
Moda - Spettacolo
...E molto altro...
asi spettacolo magazine www.asispettacolo.it
Produzione & Distribuzione
Proprietario ed Esclusivista Asi Spettacolo
Ideato & Diretto da Francesco Leardini
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La squadra Asi Spettacolo Magazine
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Mister Ardin & Mister Magorium
Rubrica Magia & Illusionismo
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SARANNO FAMOSI IN... MUSICA
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PICCOLI TALENTI
the bloopers
NATURA & BELLEZZa
YOU TUBER & WEB STAR CHANNEL
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BENVENUTI A TUTTI
Esoterismo il martello delle streghe
Saluti a tutti. Per chi ancora non mi conosce, mi presento: sono Sabrina Bilotta presidente dell' associazione Asi spettacolo. Prima di tutto, invio un affettuoso saluto a tutti i nostri tesserati e nel contempo un ringraziamento ai vari collaboratori di rubriche di questo splendido Magazine, che hanno fatto un egregio lavoro. E' per me un onore aver ricevuto da parte della redazione, l'invito a scrivere un breve prefazione di apertura. Le attività della "nostra" associazione, sono inserite in contesti culturali e aggregativi, che si rifanno ai valori portanti dell'ente nazionale stesso: rispetto, moralità, patria, famiglia senso associativo ,promozione del sociale. Le nostre mission sono "ovviamente" in prevalenza artistiche e difatti i molteplici servizi offerti ai tesserati, hanno come obbiettivi la salvaguardia della loro immagine pubblica, nonchè la possibilità di potersi migliorare tramite le varie molteplici opportunità che trovano, sia nelle notizie riguardanti i casting e sia nel database interno, senza dimenticare le possibilità formative di Master e suggerimenti da parte dei nostri Tutor. L'associazione, che mi onoro di presiedere, è divenuta, in breve tempo, un punto di riferimento per artisti,manager,produttori,registi, che sempre piu spesso trovano nei nostri tesserati dei validi esponenti per le loro operazioni artistiche. Nel salutarvi, vorrei inviare un plauso a tutti --i tanti-- collaboratori interni ed esterni della nostra meravigliosa realtà associativa e consentitemi di ringraziarne due in particolare: Enio Drovandi e Francesco Leardini. Il primo è il nostro Testimonial, nonche responsabile del settore stesso presso l'ente nazionale, che con la sua notorietà e enorme credibilità umana e artistica, ha permesso a tutti noi di fare quel salto di qualità, rendendoci leader nel settore comunicazione e spettacolo. Il secondo è l'anima operativa di Asi spettacolo, colui che piu di ogni altro è vicino ai tesserati e ne cura con sapienza il percorso formativo, dispensando consigli, ed essendo sempre disponibile ad ascoltare le varie problematiche che si possono verificare. E in piu a lui dobbiamo l'aver saputo costruire un validissimo Team di collaboratori redazionali e aver dato la luce a questo fantastico Magazine. Grazie di avermi letto e buona vita a tutti Voi Sabrina Bilotta
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STORIA TEATRO E POESIA
COPERTINA & INTERVISTA
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MODA & TENDENZE
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asi spettacolo sociale
SARANNO FAMOSI IN... CINEMA E TV
medicina estetica
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SOMMARIO
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spazio belle notizie
VOGLIO TORNARE NEGLI ANNI 90
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AMICIA 4 ZAMPE
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il giro dei gusti in 12 mesi
TECNOLOGIA E FUTURO
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i libri di michela
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OROSCOPO
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oGGI ANDIAMO A VEDERE...
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RUBRICA MAGICA
SARANNO FAMOSI IN...DANZA
le orchestre italiane
CALENDARIO EVENTI
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te lo racconto in una foto
57 SARANNO FAMOSI IN... MODA
Oggi vi parlerò della MASCHERA ILLUMINANTE AL MIELE E LIMONE Vi occorrerà:- 1 ciotolina (tazza) , 1 cucchiaio , 1 Limone , e 1 tazzina di latte , dischetti di cotone Preparazione: Mescolate all’interno della ciotola 1 cucchiaio di miele, il succo di un limone appena spremuto. Fate amalgamare bene tra di loro i due ingredienti. Con le mani applicate la maschera generosamente su tutto il viso, collo e decolté. Lasciate in posa per 15/20 minuti, ma se avete più tempo non c’è problema anzì più la lasciate agire e meglio è! Passato questo tempo, intingete il dischetto di cotone nel latte e andate a detergere il viso poco alla volta, togliendo e idratando allo stesso tempo la vostra pelle! Sentirete subito alla prima applicazione della maschera viso, una magnifica sensazione di freschezza e avrete la sensazione che la pelle si stia nutrendo di tutto ciò che le serve.. e sarà proprio così.. noterete subito la vostra pelle più luminosa e tonica.. provare per credere!! Fatemi sapere se la provate, come vi siete trovate, se avete avuto benefici e se vi è piaciuta.Mi trovate su Ig come@MartySantagiuliana lì potrò rispondere a tutte le vostre domande.
Martina Santagiuliana
IL VOSTRO ANGOLO Ho chiesto a una di voi di rispondere ad alcune domande per capire come si era trovata. Intervista a Alexandra Ferigo, modella in passerella.. Casalinga.. Appassionata di 29 anni di Udine ci dice: Mi sono trovata benissimo... pelle più morbida al tatto. E molto luminosa. E’ Facilissima da fare e non richiede molto tempo nella preparazione. Mi ritrovo con la pelle molto più distesa, l’ho applicata anche sul collo e ho notato la differenza. La consiglio a chiunque perché è una maschera con ingredienti naturali e quindi a parer mio per la pelle è proprio l’ideale. Voto da 1 a 10? Assolutamente 10! Spero vi sia piaciuta e che vi abbia dato un piccolo aiuto. P.s. continuate a scrivermi i vostri pensieri e come vi siete trovate vi leggo sempre, con molto piacere e vi risponderò ci vorrà un pochino per rispondere a tutte ma ce la farò. Grazie per l’affetto!! A presto xo xo Marty
Ciao a tutte, mi presento: sono Martina Santagiuliana ho 29 anni e vivo nel Nord Italia.Sono una ragazza solare e dinamica con molta voglia di fare, amante degli animali, e dell’aria aperta.. e una grande sostenitrice e amante dei prodotti beauty Bio. Ci sarebbe molto altro da dire ma ci conosceremo sempre di più un po' alla volta! In questo mio spazio vi parlerò ogni settimana di una maschera viso e collo, o capelli ecc.. da realizzare comodamente a casa con ingredienti che tutti abbiamo, e facilmente reperibili. Vi svelerò i miei segreti di bellezza e parleremo di molti prodotti che vi consiglierò.Pronte a prendervi cura di voi insieme a me?!
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Alcune curiosità: Il MIELE ha proprietà antibatteriche, nutrienti e antiossidanti, e aiuta a incrementare la produzione di collagene. I suoi enzimi, inoltre, agisce come un esfoliante delicato, eliminando le cellule morte e rendendo la pelle più sana e luminosa. Il LIMONE Molto, molto ricco di vitamina C, che è tra gli antiossidanti più potenti, il succo contribuisce a mantenere la pelle bella e giovane: la vitamina C agisce direttamente sulle cause di molti meccanismi che portano all'invecchiamento della pelle.
NATURA E BELLEZZA
Tel. +39 351.529.60.22
Via Cesena 18 - 00182 Roma
OGGI ANDIAMO A VEDERE.... CINEMA - TV - TEATRO
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Il REGNO-Stefano Fresi è il nuovo re di uno stato medievale sulla Salaria. Una commedia buffa e surreale con un Max Tortorastrepitoso film diFrancesco Fanuele, alla sua prima regia. Natodal suo corto di diploma al Centro Sperimentale di cinematografia, scritto insieme a Stefano Di Santi ,interpretato da Stefano Fresi in coppia con Max Tortora progetto per il lungometraggio. Un regno medioevale appena fuori dalla capitale, sulla Salaria,in cui la modernitànon può avere spazio. Niente cellulari, radio e tasse. Giacomo (Fresi), autista di autobus, rinnegato dal padre quando era dolescente, viene chiamato dall’avvocato di famiglia,Bartolomeo Sanna (Tortora), a tornare al casale di campagnaper celebrare i funerali del padre. Fermo davanti al cancello subito si rende conto della follia che lo circonda.Una comunità che da anni vive lontano dalla modernità e secondo le regole di un villaggio del 1100. Addirittura l’avvocato che va a prenderlo in carrozza, ilfunerale officiatoin latino e ad accoglierlo c'è una folla di contadini vestiti di nero che praticano il baratto. Qui, Giacomo scopre di aver ereditato il Regno del padre, un luogo in cui in molti si sono rifugiati con la precisa idea di tornare a una vita più umile, modesta e senza tecnologia. Ed è nel rocambolesco cammino che lo porterà dal trono dell'Atac a quello di un misterioso Regno medioevale, che Giacomo scoprirà la solitudine del potere: nel tentativo di distinguersi dal padre, prepotente autocrate tutto d'un pezzo, proverà a stare in mezzo alla gente e a costruirsi l'immagine di un re compagno di bevute e cene goliardiche. Ma l'idea di un monarca più umano che divino, si rivelerà un errore madornale perché quello che ne deriva, seppur con qualche inciampo nel ritmo e una satira che non sempre va fino in fondo, sarà un intreccio di situazioni ai limiti dell'assurdo.
Monica Roxie
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Soprattutto il duettodiMax TortoraeStefano Fresi, perché i loro siparietti dettano il ritmo del film: si incalzano, si rincorrono, si supportano in scambi di battute molto divertenti. Tortora( Sanna)Ilciambellano indeciso tra la fedeltà al proprio mondo e il desiderio di mettere fine a quella follia, Fresi ( Giacomo)un re diviso tra la necessità di far valere la propria autorevolezza e il bisogno di stare tra la gente. L’idea ci può stare. Una commedia tra il passato e la satira con una coppia decisamente brillante, ma rimane l’amaro in bocca di una storia non finita ed un po’ confusionaria.
Inauguriamo il Magazine di Asi Spettacolo, intervistando il nostro Testimonial. Enio Drovandi è un vero punto di riferimento, professionale,e umano, per tutto l'Ente ASI, nel settore specifico delle arti. E noi della redazione, siamo orgogliosi di iniziare proprio da lui. Lo raggiungiamo telefonicamente mentre è su un set a Roma. Allora Enio da che parte vogliamo iniziare? Da dove volete...la mia storia è talmente lunga e varia che dovete essere bravi a saperla ridurre...(sorride) partiamo da ora. Sei su un set di cosa? E in questo momento di fermo lavori cinematografici a causa Covid, come fate a girare? Sto girando un cortometraggio, tra l'altro il primo in Italia sull'argomento, e riusciamo a girare perche è una mini troupe e il mezzo tecnico usato è uno Smartphone a doppia intelligenza artificiale con obbiettivi di ripresa incorporati e la regia, cosi come questa tecnica innovativa, è di Alivernini. Cmq Asi Spettacolo è co/produttore del corto, che poi sarà inviato ai maggiori festival italiani e internazionali:Mosca,Berlino,Venezia,Toronto,Los Angeles. La domanda classica; come hai iniziato? Io avevo un piccolo bar/chiosco a Pistoia, ma la provincia mi stava stretta e cosi mi dilettavo a scrivere canzoni o testi strampalati di cabaret..insomma ero già artista nell'anima. Poi conobbi Roberto Benigni e gli rompevo sempre le scatole, chiedendogli di farmi fare l'attore, fino a quando mi dette una dritta e partecipai ad un colloquio con Francesco Massaro regista di un film : I Miracoloni, e in modo rocambolesco, riuscii a farmi affidare una parte. Il film fu un insuccesso, ma per me fu la realizzazione di un sogno. Io, Enio, campagnolo di provincia, avevo fatto cinema! E da li poi tutta una serie di pellicole che tutto'oggi sono dei "cult".A: ecco a proposito di Cult, sei amato da tutti per dei ruoli che sono nella mente di generazioni e sempre attuali, rammento: Cecco il fotografo di Sapore di Mare, o il barista Totip del serial I Ragazzi Della Terza C, ma anche il vigile urbano in Amici Miei, Gaspare il ladro in Abbronzatissimi e tanti altri.
Enio Drovandi
LA COPERTINA
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L'INTERVISTA
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Qui in Asi Spettacolo, abbiamo tanti aspiranti artisti, alcuni giovanissimi, altri che si impegnano a "sfondare" che suggerimento dai a loro? Il successo e la sconfitta sono due impostori e vanno trattati entrambi allo stesso modo; mai essere troppo euforici per i successi ottenuti e mai troppo depressi per le sconfitte. Eppoi questo è un mestiere che si costruisce coi no detti a parti o situazioni che nulla ci portano. E si deve essere bravi a capirlo. Infatti il vero talento non è saper fare arte, ma saper cogliere l'occasione, e avere la bravura di scoprire in sessanta secondi chi hai davanti. Dico sempre a tutti, che quando si avvicina qualcuno che dice di essere questo o quello, devono mettere in atto quelle che io chiamo le regole di Google e cioè: se inserendo il nome della persona, non appaiono almeno e dico almeno sette pagine, che parlano di lui,con notizie una diversa dall'altra, allora vuol dire che stiamo parlando di qualcuno che si sta proponendo dicendo di essere quel che invece non è! Quanto è importante la formazione? Diceva Walt Disney: "se hai un sogno ..sognalo.." e aveva ragione...Ma ogni cosa aleatoria deve avere una sua praticità per essere concreta. Quindi rammento le parole di Charlie Chaplin: "non v'è genio senza mestiere," E cioè voleva dire che tu puoi essere bravo quanto vuoi a fare una data cosa, ma poi essa va imparata con lo studio e la disciplina. Quindi con la formazione.Perciò si deve saper unire talento e opportunità e far scoccare loro, la scintilla dell'occasione. Queste cose unite al sogno, fanno scattare il successo. Come titola il libro di Susanna Tammaro: va dove ti porta il cuore! Ecco l'insieme di queste cose è:la formazione!
Ma a quale sei piu legato? Non si può dire...sarebbe come chiedere se ami piu il babbo o la mamma...sono tutti miei amori identici.., magari qualcuno è piu nel mio cuore, ma solo per il periodo in cui è avvenuto o per le svolte che ha portato nella mia vita, in questo caso, hai titoli citati aggiungerei: "Eccezziunale Veramente" e "Speriamo Che Sia Femmina" anche'essi fondamentali per la mia carriera. Oltre al cinema, ti sei cimentato anche in teatro e nel cabaret, cosa è per te il contatto col pubblico dal vivo? Bè il cinema è l'amante perfetto, ti da ebrezza sul momento e poi passi alla scena successiva. E se sbagli azione o film ci sarà una nuova occasione. Mentre il teatro è come la moglie, devi essere bravo nella routine perche il copione è sempre lo stesso e sei tu che lo devi sentire sempre come la prima volta. E il contatto col pubblico, diretto, veloce,immediato, è la chiave di successo per un matrimonio duraturo! Se sei bravo a teatro lo sei anche al cinema, diversamente non è detto. E così come il comico può anche saper far piangere, viceversa un attore drammatico è difficile che se la cavi anche coi tempi comici! Hai lavorato con i veri "maestri " del cinema italiano amati nel mondo; Mario Monicelli, Steno, Dino Risi,Michele Tarantini, Bruno Corbucci,Carlo Vanzina,Sergio Martino e tanti altri, che differenza coi registi di oggi? Il paragone che mi chiedete è improponibile. E' come dire che uno è stato allevato e nutrito a pane e Nutella, originale e ora cresce con pane e Nutella fatta in Cina! Il sapore e il gusto può essere anche uguale o pure meglio, ma un originale è sempre inarrivabile ! Non vuol dire che quelli di oggi non siamo bravi, preparati e competenti, ma fare cinema con poco e affidarsi all'imprevisto e all'improvvisato, vuol dire essere geniali. -E con tutto il rispetto per i nostrani, faccio mia la frase dei nonni: il benessere uccide la fantasia! Oggi sono troppo tecnologici e meno inventori! Spesso citi il tuo passato e i genitori , perche? Vedete, per amare il futuro si deve ricordare il passato. E' guardando indietro che si va bene in avanti! Oggi per i ragazzi esiste solo il presente e infatti sono allo sbando e non hanno punti di riferimento. Per quanto riguarda la famiglia dico sempre, che i miei genitori mi hanno insegnato la cosa piu bella: il piacere della miseria! Se conosci il poco, anche il "qualcosina" diventa enorme! Che non vuol dire di accontentarsi, ma essere felici per ciò che si ha! Eppoi mi mi dicevano sempre: "Enio la vera ricchezza è avere il tempo...Dietro un carro funebre non si è mai vista la parola ; Trasloco!
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Che progetti hai per il futuro e in che modo i tesserati Asi Spettacolo possono rientrare in essi? Da anni ho scelto di far poco cinema e televisione , invece mi dedico volentieri al teatro, agli spettacoli da vivo, e quando posso alla professione di manager per volti nuovi. Ho da poco concluso il docufilm su Francesco Nuti, da me scritto e diretto, e nel quale recito con la Malipiero e Paolo Rossi in celebre calciatore, oltre al prologo di Giovanni Veronesi e una serie di video saluti di tanti personaggi tipo: Fiorello, Baudo, Ornella Muti, Sabrina Ferilli, Gabriele Muccino,Cistian De Sica, Massimo Boldi, ecc ecc..Poi sto preparando un programma televisivo con Poli Cinema di Bologna, legata ai nuovi talenti. Adesso ho anche messo su un gruppo musicale , chiamato Enio Drovandi e la Manichino's Band e ho inventato la Movie Dance; la musica da vedere del cinema. Poi ho in cantiere uno show di magia, grandi illusioni e cabaret musicale, assieme a Francesco Leardini, che è anche il direttore operativo di Asi Spettacolo. E anche due progetti cinematografici che partiranno a breve, dove sono regista e autore, Uno è un Triller e si chiama : Il Poker della Morte, l'altro una commedia ; Un amore in guance rosse. Per entrambi mi avvalerò in primis per i casting--alcuni già iniziati-- alla scelta di artisti tesserati per Asi Spettacolo. Eppoi ho scritto un; trattato/saggio, sulla comunicazione legata allo spettacolo, dove spiego come si fa a fare questo mestiere. Un vero e proprio "mentore scritto" su come aver successo, imparando a saper perdere! Infatti si chiama L'ELOGIO DELLA SCONFITTA! Bellissimo....mi sembra che hai tanto daffare e prima di lasciarti cosa puoi dire a tutti i lettori? Una sola frase: PIU GRANDE E' IL SOGNO...PIU' BELLA E' LA VITA!
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E IL MONDO E' SEMPRE CON NOI!!!
COMUNICAZIONI ASI NAZIONALE
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COMUNICAZIONI ASI SPETTACOLO
Questo sarà lo spazio dedicato a tutte le comunicazioni dei tesserati
OGGETTO: avviso di convocazione alla X^ Assemblea Nazionale Straordinaria e Ordinaria ASI 10-11 ottobre 2020 – Stadio Olimpico di Roma – Tribuna Autorità
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Stelle da Sanremo L'unico Format Tv che ti promuove su Tv Radio e Giornali di Tutta italia... 1-7 Marzo 2021 Sanremo... Clicca sul logo per saperne di più
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Box n°109 Mercato Insime
Danni possibili in Medicina Estetica Prima di parlare di questo argomento molto delicato credo sia importante dire che non tutti le estetiste o non tutti i medici fanno questi danni. I danni possibili nella Medicina Estetica possono capitare a chiunque ma la maggior parte dei danni sono dovuti alla mancanza di conoscenze della materia stessa o la mancanza di competenze. Vi parlero’ dei danni che ho riscontrato in giro per l’italia e come consigliere di Tutela Medici Estetici vigilo sulle persone che mancano di competenze mediche. Il primo danno da elencare sono i danni da luce pulsata in mano a personale non competente o non preparato. Come puo’ avvenire questo ? Le macchine ipl hanno una potenza che si regola a seconda del tipo di pelle. Chi non è Medico non ha competenze per sapere i tipi di pelle e per far si che il paziente sia contento aumenta la potenza della macchina a dismisura facendo ustioni o ancora peggio macchie cutanee.
Dott. Andrea Menichelli
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Noi come Tutela Medici Estetici chiediamo ai pazienti di accertarsi che chi ha il camice bianco sia effettivamente un medico e se questo non e’ eventualmente segnalare alle autorita’ competenti l’esercizio di un atto medico da parte di personale medico non qualificato. Se poi il personale non medico ha provocato danni e’ evidente e automatica la segnalazione alle autorita’ competenti. E importante che il medico che esegua il trattamento sia medico che chirurgico sia in grado di risolvere l’evento avverso. Io come consigliere di Tutela Medici Estetici ho riscontrato nella mia pratica clinica questi danni. l’argomento è molto lungo e complesso bisogna vigilare e istruire anche il paziente a rivolgersi al professionista adatto; mediciformati in medicina estetica MEDIANTE MASTER DI MEDICINA ESTETICA DI SECONDO LIVELLO E SCUOLE QUADRIENNALI che presentano CRITERI FORMATIVI E ASSOCIATE A SOCIETA’ SCIENTIFICHE RICONOSCIUTE ALIVELLO MINISTERIALE . Quindi si evince che quello che da molti viene considerata una banale epilazione o una semplice radiofrequenza puo provocare danni seri sia reversibili che spesso ireversibili Dr Andrea Menichelli Medico Estetico Consigliere Tutela Medici Estetici.
CONSEGNE A DOMICILIO SERVIZI ON LINE
LA MEDICINA ESTETICA Articolo del Dott. Andrea Menichelli
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Viale della Primavera 11 - 00172 - Roma
Eccoci finalmente sulla griglia di partenza da cui partirà un tour gastronomico lungo tutta la nostra splendida penisola! Insieme percorreremo l’Italia da nord a sud, ma questa volta, non per ammirarne le bellezze, quanto piuttosto per deliziarci con alcuni dei piatti tipici di ogni regione! 3,2,1 semaforoverde. Si parteeeeeee! Siamo in Trentino e vi presento subito un dolce ottimo per la merenda e per la colazione: i BUCHTELN. Non me ne vogliano gli amici trentini ma ammetto di non avere la minima idea di come si pronunci… comunque, dicevamo i buchteln sono delle morbidissime palline di pasta lievitata ripiene di marmellata di albicocche, poi cotte in forno, ricoperte di zucchero a velo ed immerse in una salsa calda di arance oppure, anche se non è previsto dalla tradizione, golosamente accompagnate dal gelato alla vaniglia!
Alice bonati
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Ingredienti: 400g di farina 00 1 cubetto di lievito di birra fresco (25g) 60g di zucchero semolato 40g di burro 140ml di latte intero 2 uova 1 baccello di vaniglia La scorza di 1 limone 1 pizzico di sale fino Per farcire 120g di marmellata di albicocche Poi per la copertura 40g di burro e zucchero velo
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Fate intiepidire il latte e poi mescolatelo con il lievito di birra e lo zucchero, quando il lievito sarà ben sciolto ponete il composto in un luogo caldo per circa 20 minuti per farlo lievitare. Preparate in una ciotola capiente la farine, i semi della bacca di vaniglia, la scorza del limone ed il pizzico di sale, poi versatevi dentro l’impasto precedente, aggiungete il burro fuso, le uovasbattute ed impastate bene gli ingredienti fino a formare una palla che lascerete lievitare almeno 30 minuti. Dopodiché stendete la pasta su una spianatoia tirandola fino allo spessore di un centimetro; da qui con un coppa pasta, o semplicemente un bicchiere,e ricavatene almeno 12 cerchi. Allargate leggermente ogni cerchietto con le mani e farcitelo con un cucchiaino di marmellata di albicocche, quindi richiudeteli per bene ripiegando i bordi verso l’interno. Fondete il burro restante e spennellate accuratamente ogni dolcetto e appoggiatelo con la chiusura verso il basso in una pirofila imburrata; le palline devono essere poste una accanto all’altra. Lasciate lievitare 30 minuti coprendo la teglia con un canovaccio pulito, dopodiché cospargeteli con un pochino di burro fuso ed infornateli a 180° per 30 minuti. Lasciateli intiepidire nella pirofila poi rovesciateli, scomponeteli e polverizzateli con lo zucchero a velo. Serviti tiepidi sprigionano al meglio il loro gusto!
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LO SPAZIO DELLE..BELLE NOTIZIE...
Sta bene il più piccolo paziente Covid del mondo: Jorge, 500gr e tanta forza
Ingredienti: 200g di pizzoccheri 1 cipolla bianca 1 carota 1 gambo di sedano 1 zucchina trombetta 1 manciata di taccole 1 manciata di pisellini 6 foglie di coste 300g di Asiago 2 cucchiai d'olio extravergine 6 foglie di salvia Sale
Ass.ne Nazionale Sociologi
Proseguiamo senza sosta il nostro viaggio culinario e passiamo in Lombardia. Avrei potuto darvi la ricetta del risotto alla milanese o dell’osso buco,ma visto che fa ancora caldo e che la cucina lombarda non si limita alle solite due ricette, vi voglio proporre un piatto più estivo e leggero ma comunque sostanzioso: i PIZZOCCHERI ALLE VERDURE. I pizzoccheri sono un formato di pasta tipico della Valtellina prodotto con farina di grano saraceno per questo adatti anche ai celiaci. In più questo condimento leggero e colorato li rende perfetti sia al gusto che alla vista.
Studio Legale Di Pietro & Associati
A 97 anni Giuseppe prende la laurea in Storia a Palermo
La sfida da Myra: “Per 100 giorni giro l’Italia in bici per ripulirla dalla plastica”
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Tartaruga depone le uova durante una festa in spiaggia in Salento: i ragazzi la vedono e la proteggono
Tagliate la cipolla sottilmente e fatela soffriggere in una padella (io mi trovo benissimo con la wok). Tagliate la carota e la trombetta a rondelline ed il gambo di sedano a piccoli pezzi. Sgranate i piselli (o utilizzate quelli surgelati che vanno benissimo) e sbollentate le taccole per una decina di minuti. Lavate accuratamente le coste e tagliatele a strisce non troppo sottili. Ora potete cominciare ad assemblare: mettete inizialmente le carote ed il sedano nella wok, dopo 10 minuti aggiungete lo zucchino, i piselli e le taccole; fate saltare 5 minuti ed infine unite le coste. Fate saltare qualche minuto e, in ultimo, mettete il sale e le foglie di salvia sminuzzate. Cuocete i pizzoccheri in acqua bollente salata, scolateli, ed immergeteli nel trionfo di verdure che avete preparato. Unite, poi, il formaggio Asiago grattugiato a scaglie grosse, mescolate il tutto e servite immediatamente. Un piatto semplice ma vedrete che effetto! Per ora parcheggiamo e tiriamo il freno a mano ma l’avventura delle nostre papille gustative è appena iniziata… Non vi svelo nulla sul prossimo mese e, per il momento, non posso che augurarvi BUON APPETITO! Baci baci Alice
1 TELEFONATA: “Con Salvatore Di Giacomo anche i rumori diventano poesia” (sto digitando il numero... e speriamo sia quello giusto) ·Drin... drinnnn… Mamma mia... Sta squillando per davvero! Che emozione… ·Pronto! (fa una voce austera e formalmente professionale) Casa del maestro Di Giacomo? Salvatore Di Giacomo? ·No! Ma... ma voi chi siete? …(e adesso cosa dico, pensai fra una goccia di sudore ed un balbettio fanciullesco) ·Ci siete ancora? üEcco … mi dica cortesemente … ·Sentite, mio carissimo signore (interruppe, infastidita, l'interlocutrice), qui siamo nel bel mezzo di una cerimonia ufficiale... Fornitemi velocemente il vostro nome e cognome, la professione per poter procedere all'accredito … üL'accredito? ·Non ho tempo da perdere … quindi cortesemente fate presto! Perdoni … Ma con chi ho il piacere di interloquire? ·Questa è la segreteria del “Circolo delle Arti e delle Lettere” ed io sono la dottoressa… Decisamente credo di aver sbagliato numero. Ma mi potrebbe dire la data? ·La data? Non comprendo ma va bene ugualmente: E' la sera del 2 Maggio 1934 … 2 M a g g i o 1934? Quindi il maestro è di già … ·Dico io … ma dove vivete Voi? Mi state facendo perdere una enormità di tempo … Adesso comprendo … Commemorazione? Ha detto commemorazione! Vero? ·E già! Comunque potrei parlare con Lei? Le chiedo semplicemente pochi attimi di attenzione? Posso? ·E va bene … Mi dica pure … Però non me ne vogliate … solo pochi istanti (Ah questi benedetti giornalisti, commenta tra sé e sé annuendo con una smorfia di soddisfatto, sebbene mal celato, sorriso) Mi illustri cosa stia accadendo... E poi stia tranquilla Le illustrerò l'arcano… ·Giustappunto a pochi giorni dalla scomparsa dell'illustre Maestro, avvenuta a Napoli il 5 Aprile di quest'anno, presso questo circolo si sta solennemente commemorando il poeta Salvatore Di Giacomo … Poeta soltanto? ·Siete pregato, però, diN O N interrompere … Siate cortese …
RUBRICA “STORIA DEL TEATRO E DELLAPOESIA” in 12 “Telefonate Dal Futuro” (di Sebastiano GIRLANDO) Gentilissime Lettrici e cordialissimi Lettori, non voglio approfittare troppo del Vostro preziosissimo tempo e quindi, sorvolando sui ringraziamenti -comunque particolarmente sentiti- passo al come affrontare e gestire la presente Rubrica. A parer mio di cultura se ne parla sempre poco e sempre meno soprattutto se non si è soliti frequentare ambienti “in” oppure caffè letterari. Ma questa breve parentesi, gentilmente concessami, mi piacerebbe fosse un amichevole approccio tra amici e soprattutto una piacevole occasione per “FARE CULTURA” nel senso di incontrare insoliti personaggi lì seduti all'ultimo banco della memoria. Come fare? Ecco Vi propongo per pochi istanti di assumere noi stessi le vesti di gente del futuro che, stanca di enciclopedie o di spaziare su internet,decida di fare delle telefonate a figure del passato e di discorrere con loro in modo diretto ed epidermico. Quindi più che “Storia del Teatro e della Poesia” tenteremo di costruire delle“Storie di Teatro e di Poesia”. Come? Magari … facendo la …. Telefonata!!!
Sebastiano irlando
STORIA DEL TEATRO E DELLA POESIA
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La Rivista di Asi Nazionale
Continui, La prego e prometto un silenzio vieppiù taciuto! ·Impeccabilmente sono state declamate delle mirabili liriche digiacominiane dall'illustre poeta Ernesto Murolo e rappresentato, in lingua, “'O MESE MARIANO”,tratto dalla novella "Senza vederlo"(per la direzione artistica di Guglielmo Zorzi, con la realizzazione scenica di Virgilio Marchi e l'interpretazione di Bella Starace Sainate, Miranda Garavaglia Bonansea, Emma Farnesi, Ignazio Mascalchi, Giacomo Almirante, Umberto Sacripante, Vittorio Zettori e Roberto Stasi. Nelle opere del Di Giacomo si percepisce l’andirivieni rumoroso di gente squattrinata e dal cuore d’oro. E’ un tumulto di passioni, di drammi e di fantasiosi espedienti. Qui anche la povertà fa rumore, è familiare,è empatica e con essa ci si convive seppure amaramente. E’ il suono che fa una mente pensante, uno stomaco che ha fame, un cuore che ama, una madre che prega. Anche il silenzio è di un rumore … ma di un rumore che nemmeno l’immaginazione più fervida potrebbe fantasticare. Personaggio tra personaggi mentre popolane, preti, fanciulli, venditori ambulanti e maschere recitano ognuno la propria partein modo arruffato, confuso quasi non finisse mai … mai. Tutto è umanizzato; persino la gente sempre sorridente, persino il disordine patetico e grottesco, persino il malaffare, persino la pazzia non pericolosa e talvolta omicida, persino le strade decorate di balconi e biancheria stesa, persino il Vesuvio che vomita fumo di umore grigio. E non finisce qui. Il rumore diventa poesia soprattutto quando si arriva alla marina ora ancestrale, ora gentile, ora gaia ora sussurrante quale amante gentile ed implacabile o giovin compagna di giochi innocenti. Qui il sacro si mescola e si confonde con il profano: dea o santa … va sempre rispettata. L’ancella veglia mentre la gran dama dorme. Ogni poesia ha uno scenario apodittico e pertinente ed in guitti ci si trasforma anche senza volerlo. Il paesaggio aiuta così come le sfumature romantiche del dialetto e le creature simili ad elfi, gnomi o fate e le onde che, sebbene orfane di ninfee, sussurrano versi e parole d’amore. Il rumore diventa anche ritmo, armonia e colore dando vita a canzoni che rendono onirica ogni tipo di esistenza. Atmosfera diafana è! Ogni raggio di sole che illumina, sotto sotto, un luccichio di ombre genera e con esso gioca e s’affina con iridescente gaiezza. La poesia di Salvatore Di Giacono (da un lato) non trascura però la non-nascosta e cieca sofferenza nata da cortocircuiti e retaggi classisti (e dall’altro) si evolve tra la passione che traspare da tortuosi inganni e disinganni amorosi e le necessità di una iperbole espansiva caratterialmente partenopea. Tutto stride (sensi, ragione, lutti, passioni) e sa di contrasti e contraddizioni fantasiosi e, pertanto, in attesa del silenzio eterno, il rumore la fa da … padrone! Insomma un continuo ritorno alle origini (da non rinnegare mai) con conseguente riscoperta di un passato che non tradisce.Un rumore da toccare, da leggere, da vivere, da cantare e da amare. Ed ecco che ai versi si accosta l’armonia della musica che, disincantando il c’era una
volta, umanizza la trepidazione, il batticuore, l’orgasmo della tenerezza. Tale mistura rende omaggio al sapiente tentativo del poeta di cristallizzare le dicotomie umane rendendole immediate e divine: Di Giacomo come il Pascoli (“Ah, comm’accumminciaie! Comm’è fenuto!”) üDai suoi contemporanei com’è visto il poeta Di Giacomo? lCredo che bisogna convenire con il CROCE, con il GAETA, il RUSSO sul “realismo fantastico”. Egli commina alla perfezione artistica, la “pietas” amara, la povertà umile e sapiente, la musicalità essenziale delle piccole cose. Il mondo greco si armonizza alle lacrime contemporanee dei poveri in un affresco seicentesco dalla cornice di boccaccesca memoria. Le inferiate delle prigioni di San Francesco sognano di vestirsi dei fiori che ornano da sempre i balconcelli del Vomero e di Mergellina. Se ci si sofferma a leggere le canzoni di Di Giacomo si avverte lo spasmo procurato dai colori di un braciere notturno e la bellezza di una sirena cenciosa approdata trionfante sull’isola di Capri o a Piedigrotta. Salvatore Di Giacomo canta la sua gente, egli è la sua gente (pur rimanendo se stesso) e la racconta sottolineandone la sopportazione, l’instabilità, la mutabilità e la immortala senza farla mai morire. Puoi togliere le ali ad un uccello … ma. se lui non lo sa, continuerà a volare finché il mare non diventi cielo! La Napoli di Salvatore Di Giacomo ama la vita ed il poeta offre la sua ricetta: E’ da escludere il naufragar solitario in un oceanico smarrimento del Tasso e nemmeno giova rivolgersi al lontano settecento come suggerisce il Metastasio. Nelle sue opere (canzoniere, liriche e commedie) traspare il dotto e coscienzioso bibliotecario, l’erudito e sopraffino novelliere, il commediografo garbato e galante che riesce ad affinare il teatro dialettale. Egli plasma di sentimento universale le storie del sacrificio di “Assunta Spina” o del dramma e dell’angoscia materna de “’O Mese Mariano”. üQuante tragedie tra il buio delle stelle e quanti rumori aleggiano tra i vicoli di chi geme! Ascoltarli, credetemi, non è mai una perdita di tempo ….mentre “Quanno spónta la luna a Marechiare Pure li pisce nce fanno a ll'ammore. “ Sebastiano GIRLANDO
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CASADEI
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LE ORCHESTRE ITALIANE
L'Orchestra Casadei è l'orchestra italiana da ballo più famosa e longeva, popolare nel settore del ballo italiano e famosa al mondo per il suo genere musicale denominatoLiscio(termine adottato daRaoulCasadeinel 1973 e riferito al tipo di ballo). L'orchestra è divenuta celebre per aver diffuso la musica romagnola a livello italiano ed internazionale. Fondata nel 1928 daSecondoCasadei(al secolo Aurelio Casadei), compositore ed autore di oltre mille brani fra cui "Romagna mia". Lo stesso violinista dell'orchestra di Emilio Brighi (figlio diCarlo,il capostipite del liscio romagnolo), decise a poco più di vent'anni di mettere in piedi una propria formazione. La grande novità di Secondo Casadei fu l'inserimento di nuovi strumenti, che provenivano dal jazz, come il saxofono, la batteria ed il banjo, ed inoltre l'introduzione del cantante. Il debutto dell'Orchestra Casadei avvenne aGatteoMare,all'inizio dell'estate1928alla Pensione Rubicone. All'inizio degli anni cinquanta Casadei introdusse una novità: lanciò, per la prima volta nella storia delle orchestre romagnole, una voce femminile, la diciassettenne faentina Arte Tamburini Nel1954l'Orchestra conobbe un successo internazionale con il valzerRomagnamia, scritta proprio da Secondo Casadei e diffuso, inizialmente daRadioCapodistria(stazione jugoslava di lingua italiana che raggiungeva tutto il Nord Italia). Inoltre anche i juke box, arrivati proprio in quegli anni, ed i turisti che arrivavano sulla riviera romagnola contribuirono a diffondere questa canzone, che in poco tempo divenne popolarissima anche al di fuori della Romagna.
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Raoul volle innovare non solo i temi dell'Orchestra ma anche l'immagine generale con l'obiettivo di dare al liscio di quei tempi una veste di simpatia e di modernità. I nuovi testi dovevano raccontare storie nelle quali la gente in vacanza in Romagna potesse identificarsi. La canzone che di fatto diede il via al successo della nuova formazione fuCiao mare, scritta da Raoul che divenne un vero e proprio tormentoneestivo. Nel giro di pochi anni l'orchestra si trovò catapultata in una dimensione fino ad allora inimmaginabile: centinaia di migliaia di dischi venduti, quartieri alti dellehitparade,un fittissimo calendario di trasferte in giro per l'Italia ed un pullman Gran turismo cheSorrisieCanzoniTVritrasse in copertina accompagnandolo dal titolo "Esplode il liscio in Italia". Vittorio Salvetti ascoltandoCiao mare, decise di far partecipare l'orchestra al Festivalbardel1973. Quell'edizione del Festivalbar aveva come ospiti iBeeGees,EltonJohn,PaulMcCartney,Patty Pravo,MiaMartini,iNomadie, fuori concorso,LucioBattisti.Ciao Marevendette 300.000 copie. Qualche mese dopo il successo del Festivalbar arrivò un telegramma dallaRaicon il quale si invitava ufficialmente l'Orchestra a partecipare alla manifestazione canora"Un discoperl'estate" del1975.
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Nel1960fece il suo ingresso nella formazione il nipoteRaoulCasadei,all'epoca ventitreenne. Da allora Raoul divenne coautore di tante canzoni eseguite dall'orchestra. Insieme allo zio scrisse canzoni che si caratterizzavano per i testi divertenti e scanzonati (Il valzer degli sposati,Io cerco la morosaed altre). A metà degli anni sessantaIo cerco la morosafu trasmessa nel programma RAI Alto gradimento, condotto dal duo Arbore-Boncompagni: fu un nuovo grande successo dell'orchestra. Dopo la radio, arrivò la televisione:Vittorio Salvetti,patron del Festivalbar,invitò l'orchestra Casadei ad esibirsi nella manifestazione canora estiva. Nel1967la formazione assunse la nuova denominazione di «Orchestra Spettacolo Secondo & Raoul Casadei» e nel1970 arrivò la partecipazione al programma televisivoSeimilauno (organizzato da Vittorio Salvetti), trasmesso in diretta dal Palazzetto dello Sport di Torinoe nel 1971 sempre Salvetti, decise di far partecipare fuori concorso l'orchestra Casadei al Festivalbar, assieme a concorrenti come Lucio Battisti. Nel 1971 alla morte dello zio, Raoul Casadei seguì il suo istinto di musicista e di comunicatore.
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Nel mese di febbraio1976l'orchestra partecipò alle riprese del filmVaicolliscio. Poi arrivò la partecipazione alGirod'Italiadel1976. L'Orchestra, a bordo di una nave montata sul telaio di un autotreno, anticipava per le strade l'arrivo dei ciclisti, "galleggiando" tra la folla proponendo balli e musica dal vivo. La sera, dopo che la tappa si era conclusa, da un camion spuntava una pista da ballo e la nave-tir si accostava ad essa diventando un vero palcoscenico sul quale salivano, assieme all'Orchestra Casadei, artisti come Pippo Baudo, Loredana Bertè,Mia Martini,Marcella e Gino Bramieri. Nel1978l'orchestra eseguì la sigla iniziale della trasmissione televisiva Domenica In condotta daCorradosuRai1.La canzone s'intitolaE viene sabato e poi domenica. Neglianni'80,forse anche a causa dell'arrivo della Discomusic nei locali italiani, la fama dell'Orchestra scemò anche se la formazione rimase un punto di riferimento per gli amanti del ballo liscio. A questo punto Raoul Casadei punta, come già in passato, sugli artisti. Anzitutto fa quadrato attorno ai membri storici ed introduce nuovi artisti, in primo luogo Moreno Conficconi "il Biondo", che per una decina d'anni sarà il nuovo leader e front man dell'orchestra. Questa nuova formazione vede l'Orchestra protagonista al carnevale di Rio DeJa neiro,oltre che nelvideoclipLaterradeicachiconElioeleStorieTese. Oggi l’Orchestra Italiana è guidata da MIRKO CASADEI (19/08/1972) figlio del famosoRaoul Casadei. Siamo alla terza generazione di questa famosa Orchestra che ha fatto ballare almeno quattro generazioni di italiani. Con il suo pop-folk MIRKO CASADEI ha portato un’aria nuova per il popolo del ballo,proponendo nuovi sound e contaminazioni musicali. Il pop-folk è un genere che attinge alle radici del folk e si avvicina alla musica pop nei suoni e nel linguaggio.
“Doccia Fredda” è il suo primo singolo, che da il titolo anche al suo cd uscito nel 2003. Nel 2003 Mirko è l’Orchestra resident al 2° festival internazionale del ballo a Rimini“Balamondo”, facendo da band base per il live ad Artisti internazionali come Kid Creole and the Coconuts, Gipsy King e Gloria Gaynor, che incide con Mirko una versione blues di“Romagna Mia”. Partono i tour all’esterodoveMirko con la sua giovane Beach Band conquista l’intero popolo di emigrati e gli stranieri che si ritrova ai concerti, facendo anche jam session con Orchestre del territorio, in uno scambio di folklori e di canzoni. Nel 2009 e 2010 per due intere edizioni, Mirko è protagonista dello Show televisivo italiano Maurizio Costanzo Show, con una “Ricreazione Casadei”che riesce a far scatenare lo studio e il pubblico a casa. Il conduttore Maurizio Costanzo insieme all’autore Mario Lavezzi scrive perMirko il brano “Guarda che figo!”, un cha cha cha sigla di questo spazio tv. Negli anni pubblica vari brani anche con collaborazioni particolari quali, ad esempio, Dado, comico di Zelig. Un vero e proprio Casadei Social Club che non ha limiti di età, classi sociali o differenze etniche, ma ha lo scopo sociale di portare ottimismo e allegria, seguendo il filone di una musica che nasce dalla tradizione italiana e che oggi incontra tutti i generi musicali che arrivano dal mondo. Oggi, Mirko Casadei, nonno a 40 anni, rappresenta anche la bella famiglia italiana. Insieme al padre Raoul Casadei e tutta la grande famiglia, hanno coniato il “Recinto Casadei”, protagonista di tantissimi speciali televisivi e nel 2012 di un reality di TV2000 “Romanzo Familiare”. Insomma i Casadei rappresentano nella vita e nella storia musicale, un Italia sana, solare e sorridente, dove i valori della famiglia, della vita sana e dell’amore restano sempre al primoposto.
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La scelta dell’autore, di narrare la sua storia con questi tre punti di vista di cui solo quello di Pavel è in prima persona, offre al lettore tutte le informazioni per sapere che ognuno è in cerca dell’altro, quali sono gli elementi che, pur conoscendosi incontrandosi e parlandosi, servirebbero a ognuno per risolvere immediatamente il rebus, e anche l’adrenalina e la speranza che nessuno invece venga scoperto perché la storia prosegua; solide basi su cui si poggia tutta la struttura e che tiene incollati fino all’ultima pagina. Il mistero che insegue Pavel è il filo trainante a cui Sasha rimarrà attaccata, dapprima suo malgrado e poi con crescente forza di volontà, e che scatenerà una spietata caccia all’uomo da parte di Haberhoff, certo delle sue capacità investigative e sicuro che riuscirà a fare colpo sull’alto comando nazista da cui ha direttamente assunto l’incarico. Quello che più colpisce è che i tre personaggi si muovono all’interno della storia come farebbero le persone nella vita reale: seguono indizi scoperti per caso che portano ad altri indizi, senza conoscere veramente l’obiettivo finale, in una lunga caccia sia al tesoro sia del gatto al topo, attratti dalla curiosità e soprattutto dalla convinzione personale, ognuno dal suo punto di vista, di fare la cosa giusta per un motivo molto più alto. Risalta così la loro ostinatezza e determinazione, forse tipica di quel periodo storico per riuscire a sopravvivere e a dare un senso alle atrocità che oramai sembravano essere il nuovo quotidiano. Il racconto, nella sua interezza, è infatti molto crudo e non risparmia una visione a volte emotivamente difficile da digerire. Il susseguirsi rapido dei punti di vista, la brevità dei capitoli, gli innumerevoli colpi di scena e la dinamica con cui i personaggi si avvicinano e si allontanano l’uno dall’altro, regalano al lettore la fame di parole e di pagine finché il libro non sarà interamente divorato. Un altro aspetto molto interessante è che i fili del racconto si snodano e si intrecciano con fatti e personaggi realmente esistiti, esattamente come un buon romanzo di ambientazione storica dovrebbe fare e, anche per questo, I nazisti non suonano le campane è un giallo ad alta tensione che attrae non solo gli appassionati del genere. Libro disponibile su Amazon in formato cartaceo, ebook e kindle unlimited.
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I nazisti non suonano le campane, di Luca Rinaldi Allocco Editori, 2018 Tra gli autori emergenti dell’ultimo periodo, Luca Rinaldi è stato una vera sorpresa. Il suo thriller è avvincente e molto ben strutturato, al punto che la concatenazione tra la caccia all’uomo e la risoluzione del mistero coinvolgono completamente, senza lasciare respiro. E per un libro d’esordio non è una caratteristica di poco conto. La storia inizia nell’ottobre del 1943, nella Polonia occupata, e tutto parte da una riunione di un gruppo della resistenza che sta organizzando un attentato a un convoglio ferroviario. Pavel, il partigiano a capo dell’organizzazione, impartisce un ordine ben preciso: tutti i nazisti a bordo devono essere eliminati. Non sa però che, per rispettare il suo stesso ordine, si ritroverà di fronte a un ufficiale tedesco che in fin di vita gli rivelerà un segreto capace di cambiare immediatamente le sue priorità. Pavel sceglierà quindi, inaspettatamente soprattutto per lui, di intraprendere un percorso solitario che lo porterà a indossare i panni del nemico e a infiltrarsi tra le fila dei più spietati uomini di Hitler, quelli delle SS, e a entrare nel posto più pericoloso al mondo, il campo di concentramento di Aushwitz, proprio lì dove il treno era diretto. Alle sue calcagna, incaricato di scovare l’esecutore e il mandante dell’attentato al convoglio ferroviario, ci sarà Jurgen Haberoff, ispettore delle S.S. al suo primo incarico ufficiale. Il terzo personaggio principale è Sasha, una donna ebrea scampata alla deportazione proprio grazie al deragliamento del treno e che, per una serie di incredibili peripezie, si ritroverà sul cammino del partigiano infiltrato.
Michela Moriggi
I LIBRI DI MICHELA
Queste tre futili cose, appunti di uno scrittore in crisi di Giovanni Carlettoni 2018, Allocco Editori Tre “cose” che tutto sono eccetto che futili: il titolo dell’ultimo libro di Giovanni Carlettoni è decisamente fuorviante ed è forse il motivo per cui riesce a catturare immediatamente. Non contento di aver screditato la sua opera già ritenendola futile e sbattendo il concetto in copertina così che agli occhi di chiunque incontri il suo libro tra gli scaffali il concetto sia chiaro, Carlettoni mette tutti in guardia ammettendo pubblicamente di essere in crisi creativa. Forse sarà stata proprio questa sua disarmante onestà ad avermi portato a scegliere il suo libro e poi a leggerlo tutto d’un fiato. Perché se il concetto di crisi creativa è molto familiare a qualsiasi autore, o artista che dir si voglia, quello di crisi più ampio e generale è il leit motiv di una generazione che tenta disperatamente di sfuggirle con ogni mezzo, quindi: come ha fatto un autore come Carlettoni a trasformarla in un libro?
Nicola Convertino
IL MARTELLO DELLE STREGHE
IL MONDO DEL ROCK STRIZZA L’OCCHIETTO AL SATANISMO? JIM MORRISON UCCISO DA UNO SPIRITO, I ROLLING STONE ADORATORI DEL DIAVOLO, BAND METAL VOTATE ALLE MESSE NERE… E' ormai risaputo cheil miglior veicolo di diffusione dell'occultismo, del satanismoe di tutto ciò che è legato al mondo della magia nera è lamusica Rock, in particolare l'Heavy Metal, il Black Metal fino ad arrivare al Gothic Rock. La maggior parte dei musicisti rock ha legami con il satanismo e non ci vuole molto per capirlo, la maggior parte delle copertine dei vecchi LP o degli attuali CD contengono simboli satanici (andiamo dai Pentagrammi agli esagrammi, alle croci rovesciate, alla stella di Davide con la punta rivolta all'ingiù etc. etc.). Nei testi poi non mancano precisi riferimenti a perversioni sessuali ed inviti alla violenza, che non è quella dei Rappers del Bronx, dettata da una vita passata sulla strada, ma parliamo di violenza guidata da forze occulte, capaci di plasmare una mente fino al parossismo dei sensi. Uno dei più grossi successi dei Rolling Stones'intitolava "Sympathy for the Devil" (Simpatia per il diavolo). Se vogliamo poi analizzare alcuni nomi di gruppi famosi ne vediamo delle belle:"Black Sabbat" (Sabba Nero), gli "Iron Maiden" (La vergine di ferro, che sarebbe il famoso strumento di tortura usato nel Medio Evo), "Judas Priest" (Il sacerdote Giuda). Alcuni hanno anche da dire sul nomeKISS, che sembra significhi "Kings in Satanic Service" (Re al servizio di Satana). Se poi analizziamo i Led Zeppelin, troviamo Jimmy Page che era uno dei più convinti seguaci di Crowley, considerato dai più, al pari di Cagliostro, una delle figure chiave della moderna Magia. Nell'album ZoSo, pubblicato dai Led Zeppelin, scopriamo un mondo "Antico", che passa dalla Magia, all'Occultismo, fino ad arrivare all'Alchimia. Analizziamo la parola ZoSo:Page è del segno del Capricorno, segno sotto l'influenza di Saturno, indicato in astrologia con un simbolo somigliante ad una Z, il rimanente oSo è simile al simbolo alchemico del Mercurio (che per i Greci era Ermes, da cui arriviamo aErmete Trismegisto, uno dei più grandi Maghi del mondo antico e grande Alchimista, a lui viene attribuito l'ermetismo), Mercurio negli studi cabalistici era la guida, la fonte di luce quindi arriviamo rapidamente a "Lucifero" , "Portatore" di "Luce", "l'Angelo Caduto", la luce come simbolo di conoscenza.
Nettuno Club Saxa Rubra dal 1978
Attraverso tre distinti punti di vista racconta tre storie, e proprio a queste si riferisce con l’aggettivo futile; storie che non sembrano avere oltretutto alcunché in comune. C’è Valerio, studente universitario, alle prese con una ordinaria giornata e tutti i pensieri che affollano la sua mente, quando invece dovrebbe dedicarsi alla stesura della sua tesi in lettere. Poi c’è Rea, un medico che si sveglia in un letto di ospedale e non ha idea di cosa le sia accaduto, ma che quando lo scoprirà impiegherà dieci lunghi anni a riprendersi dall’accaduto. E infine c’è proprio il diario di Giovanni Carlettoni e i suoi appunti di una settimana, scritti controvoglia e che, invece di essere l’abbozzo di un’idea per un nuovo lavoro, sono semplicemente pensieri a briglia sciolta, spesso irriverenti, con particolari e pungenti riferimenti ai suoi editori che lo hanno costretto a rimettersi all’opera e che lui asseconda per mancanza di pazienza. Questo è quello che scriverà nel libro in maniera chiara, ma poi racconterà tutt’altro. I tre punti di vista si snodano indipendentemente l’uno dall’altro anche se leggendo non si riesce a fare a meno di scorrere le pagine alla ricerca di quale sia il punto comune. Lo sfondo della città di Milano, poi, è a tutti gli effetti il quarto personaggio, silenzioso ma onnipresente, che Valerio percorre in sella alla sua bicicletta spostandosi da un quartiere all’altro, che Carlettoni vive interagendo con la sua modernità come farebbe un uomo che dal passato viene mandato coattivamente nel futuro senza saperne nulla e a cui Rea tornerà solo a un certo punto del suo percorso personale. Queste tre futili cose si rivela come un romanzo di formazione in cui i tre personaggi, nei loro diversi tempi narrativi, procedono inesorabilmente verso una crescita a cui si oppongono strenuamente: Valerio si relazionerà con le persone importanti della sua vita, cercando di sbrogliare una matassa che quasi non sapeva di aver aggrovigliato, Rea invece sarà costretta a lottare contro se stessa, affrontando un lungo percorso, fatto di scelte personali e professionali che a volte le si ritorceranno contro, per accettare che la vita dispone senza interpellare. E come piccole pillole sarcastiche, le pagine di diario di Carlettoni saranno un quadro di unione che si rivelerà completo solo alla fine. L’unico elemento di comunione tra i tre sembrano essere i libri: Valerio non riesce a proseguire la lettura del testo assegnatogli dal suo relatore per la stesura della tesi e rimane fermo per tutta la giornata sullo stesso periodo, letto e riletto, senza che la sua mente possa concentrarsi; Rea pensa di aver trovato, tra le parole di un libro, l’esatto significato delle sue emozioni quasi che in una frase l’autore avesse immaginato lei e la sua situazione o l’avesse addirittura conosciuta. E poi il libro che Carlettoni non riesce a scrivere e che è il motivo per cui i suoi editori lo hanno convinto a scrivere il diario. Gli indizi per capire quale sia il reale collegamento tra i tre, libri e personaggi, sono sparsi ovunque, ma non è facile capirne il vero percorso logico, perché l’autore si è divertito a confondere le acque e mescolare gli elementi, così che i punti interrogativi rimangano tutti in piedi fino alla fine del libro, rimettendosi in ordine solo all’ultimo capitolo. Che sia un elogio al libro quale oggetto di libertà mentale e personale o una esaltazione del proprio mestiere, nelle pagine di Queste tre futili cose si avverte l’amore incondizionato per la letteratura e il suo potere terapeutico, capace di offrire al lettore mille spunti interpretativi e di regalare chiavi di lettura intime o universali.
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Ma la cosa più drammatica sono i messaggi subliminali o nascosti. Spesso ci troviamo di fronte alla tecnica del "Backward Masking", ossia imessaggi "al contrario", che sono tecnicamente incisi al rovescio: Nell'ascolto normale di una canzone si percepiscono solamente suoni e rumori, ma facendo girare il disco al contrario, tramite particolari apparecchiature, emergono frasi dotate di un senso logico, purtroppo quasi sempre satanico, un esempio molto forte lo troviamo nella canzone dei "Queen" titolata "One Vision" all'interno della quale troviamo la frase "Mio dolce Satana, io ho visto il Sabba" ( e per chi non lo sappia il Sabba è considerata la Messa di Satana, dove streghe e stregoni del lato "Cattivo" della Magia invocano Satana). Altro tipo di messaggi nascosti sono quelli "Bifronti":Il CD gira normalmente con frasi normalissime, ma leggendole al contrario assumono significati satanici e un esempio c'è nella frase deiLed Zeppelin in "Over The Hill and far Away", che al contrario dice "Noi non siamo veramente ricchi. Tutto è per Satana. Si, Satana è veramente il signore. Noi resteremo per sempre in lui". Qualcuno potrebbe pensare che la cosa sia casuale, però pensiamoci bene se la frase è breve la cosa potrebbe anche essere casuale, ma quando ci troviamo di fronte a delle frasi così lunghe e complesse non ci può essere casualità. I messaggi subliminali sono stati vietati nella pubblicità da diverso tempo ma in pochi pensano alla musica e agli effetti che essi possono causare nelle giovani generazioni; il giovane ascoltatore potrebbe essere spinto al satanismo, alla droga,alla violenza e a volte al suicidio, il tutto con il coinvolgimento della musica stessa che già di per se è un veicolo eccezionale per l'eccitazione dei sensi.
L'immagine del disegno che si trova all'interno della copertina dell'Album è più o meno tale descrizione, che poi è la stessa immagine chi ci propone lo stesso Page nel film/concerto "The Song Remains The Same". Il simbolo di cui parliamo poi è tremendamente somigliante al simbolo che usa Crowley nel suo libro "The Equinox" per indicare Lucifero. E devo dire che non è solo Page che segue Crowley, ma anche i Beatles sono simpatizzanti dato che hanno inserito il volto di Crowley nella copertina di "Sergeant Pepper", e questi sono naturalmente degli esempi più pacati, mentre se entriamo nel "Metal" ritroviamo immagini raccapriccianti: In un album dei "Celtic Frost" Gesù appare con le braccia larghe, usato come fionda per lanciare un proiettile, o come la copertina dei "Deliverance" che riporta una bambina con scritto sulla fronte"Devil's Meat" (carne per il diavolo). Ci sono dei precisi riferimenti di odio profondo per il Cristianesimo, con la derisione delle immagini sacre, questo senza tenere conto del rispetto delle persone che comunque credono in questa religione e senza il minimo buon gusto. Molti musicisti affermano che la scelta dei temi satanici è una pura operazione commerciale, però altri non possono fare a meno di ammetterlo (vedi Jimmy Page coinvolto realmente nell'occultismo e nel satanismo), in altri casi comeJim Morrison dei Doors il suo coinvolgimento con la Magia è rimasto per anni nascosto, ma alla sua morte è uscito prepotentemente allo scoperto.
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Per fare un resoconto finale di tutto ciò di cui abbiamo parlato possiamo realmente dire che alcuni gruppi o artisti musicali realmente adorano il diavolo, ma altri potrebbero solamente essere “rapiti” per l’amore di una cultura che ha radici nelle antiche tradizioni, quelle legate ai riti Wicca o le antiche tradizioni Celtiche. La loro potrebbe essere la vera attrazione per argomenti misteriosi, e la profonda vena mistica che pervade molte delle loro composizioni, hanno poco a che fare con il culto di Satana. Molti affermano, per esempio, che l’infatuazione di Jimmy Page per Crowley va riletta nell’ottica di un quadretto mistico-romanticodi cui si parlava prima. Su “Stairway To Heaven”, Robert Plant si è ispirato alle antiche saghe celtiche. Plant, inoltre, era un avido lettore delle opere di Lewis Spence e lui stesso ha confessato che per “Stairway To Heaven” ha attinto al suo libro “Magic Arts in Celtic Britain” (le arti magiche nella Britannia Celtica), oltre che alcuni testi di mitologia egizia. Quindi non dobbiamo “demonizzare” tutto e tutti, ma bisogna sempre fare una lucida analisi tra quello che è il Satanismo e quello che è l’amore per le cose misteriose legate al mondo della scienza “antica”, del paganesimo che c’era prima dell’avvento del Cristianesimo, il mondo dell’alchimia durante il Medio Evo che era per i sui adepti solamente una sete di conoscenza. Il Satanismo è dettato dall’ignoranza, l’esoterismo e le arti magiche sono dettate dalla voglia di conoscenza. Nicola Convertino
Il cervello si divide nei 2 emisferi; quello sinistro e quello destro, quello sinistro non riesce a decifrare il messaggio subliminale, però questo viene automaticamente inviato alla parte destra, quella cosiddetta "creatrice" che lavora il messaggio come riflettendolo allo specchio. Tutto ciò ci porta alle Messe Nere, dove le preghiere cristiane sono recitate al contrario,dove il Male è l'esatto contrario del Bene, quindi il messaggio al contrario è un modo inequivocabile per rivolgersi al demonio per glorificarlo, quindi è probabile che alcuni musicisti abbiano attuato tale tecnica per realizzare dei piccoli rituali attraverso i loro dischi. Una delle figure più controverse della musica di tutti i tempi è proprio Jim Morrison, una sorta di incrocio tra un "Poeta Maledetto" e un "Rocker frenato". Nel Luglio del 1971 Pamela Courson, la fidanzata di Morrison, trova morto nel bagno del piccolo appartamento di Parigi, la grande Star del Rock Jim Morrison, ma Lei inizialmente crede che il pazzo rocker stia scherzando, pieno di droga e alcool, ma subito dopo si rende conto che il leader dei Doors, il dio del rock, è morto, a soli 27 anni. La sua morte cela una serie di misteriche solo un abile Sherlock Holmes potrebbe svelare; Le notizie sulla sua morte non vengono subito comunicate ai giornali, il decesso venne attribuito ad arresto cardiaco ma nessuno fece un'autopsia, cosa che a Parigi era obbligatoria per dei casi di morte sospetta (Morrison venne trovato a 27 anni morto, in una vasca da bagno, basta per parlare di morte sospetta?), nessuno degli amici riuscì a vedere il cadavere, quando amici e colleghi vennero al funerale trovarono la bara già chiusa e sigillata, il suo medico personale Dottor Derwin dichiarò che l'ultima volta che visitò Jim lo trovò in ottima salute (anche se in realtà Morrison soffriva di Gonorrea e altre malattie veneree, che comunque non giustificano la sua morte). Detto ciò arriviamo alla parte più "occulta" della sua morte:La prima tesi che si diffuse sulla sua morte fu legata al sovrannaturale, cioè Morrison fu ucciso grazie alla sua eccessive pratiche di Magia o legate al paranormale. Jim si faceva chiamare anche Mr. Mojo Risin'(un anagramma del sua nome e cognome), maera un nome legato al mondo degli sciamani, tutto iniziò per lui quando fece un sogno, da bambino, dopo aver assistito ad un incidente stradale mortale di un indiano. La Star ne parlava spesso e Oliver Stone, nel film sulla vita del cantante, ne cita precisamente l'episodio. Secondo molti studiosi della biografia del cantante,fu proprio lo spirito dell'indiano ad aver abbandonato il corpo di Jim quella tragica notte, abbandonando il corpo come un guscio vuoto. Altri parlano che un sacerdote Voodoo, un Bokor, avesse rubato lo spirito di Morrison, il Ti Bon Ange, e lo aveva intrappolato nella classica anfora d'argilla, il "Canari". Il Bokor in questione oggi dirige una grossa compagnia e gira con il passaporto di Morrison. Altri ancora dicono che Jim abbia inscenato tutto per poter uscire dallo Show Businessche tanto lo opprimeva, si parla di assegni che circolavano firmati da lui, altri che dicevano di aver parlato al telefono con lui, tutto perfettamente possibile dato che nel 1967 lo stesso cantante aveva già inscenato la sua morte. Patricia Kinnealy, la direttrice di una rivista Rock, che Jim aveva sposato secondo un rito magico Wiccas,dichiarò che ad ucciderlo sia stata la stessa Pamela, con una dose letale di eroina, spinta dalla gelosia a causa delle sua continue scappatelle. Purtroppo la sola che potrebbe far luce sulla sua morte, Pamela Courson, scomparve nel 1974 per overdose.
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Questagigantesca statua in pietrache salta fuori dalla terra si trovain piazza Szechenyia Budapest in Ungheria. L’incredibile opera d’arte è stata creata dall’artistaErvin Loranth Herveed è chiamata “Feltepve” (in ungherese strappo/strappato), o “Ripped Up” strappato o spuntato appunto.
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TERMINATOR 2 IL GIORNO DEL GIUDIZIO 1991, con Arnold Schwarzenegger (è stato per qualche tempo il film piu' costoso della storia del cinema, ma come spesso accade per questi successi Hollywodiani, la pellicola presenta diversi bloopers, alcuni clamorosi) 1- All'inizio del film il "T1000" (ossia il terminator cattivo interpretato da Robert Patrick) analizza le automobili fuori dal bar e rileva sul suo visore interno un modello d'auto "Plymout Sedan" mentre invece è una Ford. 2-Gli effetti speciali del film sono costati milioni di dollari all'epoca, ma sembra che scadano nelle scene finali, dato che si vede chiaramente che Schwarzenegger tiene nascosto dietro la schiena, il braccio mozzato poco prima da una ruota dentata 3-Durante il sogno della mamma del ragazzo (Sara Connors) quando avviene la "fine del mondo" con lo scoppio della bomba atomica, l'onda d'urto e le radiazioni, spazzano via persone, auto e palazzi. Le uniche cose che sembra minimamente non scalfire sono i cavalli a dondolo e le altalene dove giocano i bambini!
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Osteria Pocci, per gustare i piatti tipici della tradizione romana in chiave moderna, realizzati con ingredienti a km zero rispettando la stagionalità delle materie prime. Aperto a pranzo o cena in Via Cesena 6, Piazza Re di Roma Metro A
Cosa sono i Blooper... In italiano vengono chiamate PAPERE, In termini cinematografici sono errori compiuti da Attori Registi durante le riprese di un film, solitamente viene corretto o rimosso durante i ciak, ma purtroppo non sempre è così qualcosa spesso sfugge, ed il nostro Gabriele è li a coglierlo AL VOLO PER NOI!!!
Questa sorprendentescultura in pietraè denominata ‘The Caring Hand‘ la cura delle mani e si trova a Glarus in Svizzera. Scultura realizzata da Eva Oertli e Beat Huber vuole inviare un messaggio ben preciso di cura e responsabilità ambientale.
Il Colosso dell’Appennino del Giambolognaè gigantescastatua in pietraalta più di 10m. metà uomo e metà montagna è una creazione dell’artista Jean de Boulogne alias Giambologna, si trova nel mezzo del Parco mediceo di Pratolino (Fi), conosciuto anche comeVilla Demidoff.
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THE BLOOPERS...GLI ERRORI CHE NON VEDETE...
Questa scalinata verso il cielo è unascultura che si trova a Bondi Beacha Sydney inAustraliaOpera d’arte chiamata “Diminish and Ascend” realizzata totalmente in alluminio da David McCracken è lunga 9,5m e alta quasi cinque metri.
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iPhone 12 uscità a ottobre: data e orario dell’evento Apple
Ciao io sono Rebecca per gli amici REBBY, sono una bambina di 13 anni e sono APPASSIONATISSIMA dei youtubers e qui sulla rivista cercherò di parlarvi di tutti i miei preferiti di chi sono dei loro gusti e dei loro canali web,sperando di riuscire a farvi avere i miei stessi gusti. Cominciamo.... Non credo abbia bisogno di presentazioni lei è la SABRI GAMER a me piace perchè è vera, sincera e ci fa divertire tantissimo ed è per questo che voglio iniziare con lei e consigliarla ai pochissimi bambini che ancora non lo hanno fatto di seguirla.. Se ci riuscirà cercherà di fargli un'intervista video solo per voi...
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YOUTUBERS & WEBSTAR
LA SABRI GAMER
TECNOLOGIA & FUTURO
Evan Blass, Jon Prosser, Bloomberg: in molti hanno provato a cercare di individuare la nuova time line di Apple e il possibile lancio di iPhone 12 sul mercato. Sappiamo che Cupertino dedicherà un intero evento a iPhone 12 sempre in diretta dall’Apple Park. Stando agli ultimi leak trapelati, è possibile affidarsi a queste possibili date per l’immediato futuro: 13 ottobre 2020- Apple Event dedicato ai nuovi iPhone 12; 16 ottobre 2020- preordini aperti; 20 ottobre 2020- uscita ufficiale di iPhone 12 sul mercato. Questa sembra essere l’ipotesi più accreditata, a cui manca però la conferma di Apple. Per quanto riguarda iPhone 12 Pro e 12 Pro Max: i dispositivi top di gamma potrebbero essere presenti all’Apple Event di ottobre ma arrivare sul mercato alcuni giorni dopo rispetto agli entry level, arrivando a debuttare a novembre.
Quando verrà presentato il nuovo iPhone 12? I rumor sono stati infine confermati e iPhone 12 è risultato essere il grande assente di una presentazione che ha visto comunque lanciare sul mercato i nuoviApple Watch Series 6e SE accanto ai nuovi iPad. Le voci intorno allo slittamento dei nuovi iPhone 12 ad autunno inoltrato si rincorrevano da diversi giorni e in pochi ormai speravano di vedere il nuovo melafonino nell’evento di settembre. Il perché è presto detto: i rallentamenti produttivi sui nuovi iPhone, derivati dall’emergenza coronavirus mondiale, si sono fatti sentire e alla fine concretizzati con la decisione di rimandare il lancio dei nuovi modelli sul mercato. Per fortuna non bisogna aspettare molto e ottobre 2020 sarà il mese prescelto da Apple per far debuttare iPhone 12 e iPhone 12 Pro con una presentazione interamente dedicata, scambiando così il mese che (da qualche anno) è solitamente dedicato ai nuovi iPad.
L'ISOLA DEI SOGNI DEL MAGO ARDIN
Questa sarà la rubrica dedicata ai nostri amici a 4 zampe per riuscire a trovare una casa ad ognuno di loro... Documentando ogni loro progresso.
Perchè ogni bambino deve essere felice
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Qua Pubblicheremo dal prossimo numero tutte le iniziative sociali che sposeremo e per le quali cercheremo di fare qualcosa di REALMENTE concreto.
E molte altre ancora...
Claudio David
INTERVISTA A FABIANA GRAZIOSI Chi sei? Mi chiamo Fabiana Graziosi, ho 18 anni e sono nata a Roma ma ho origini peruviane. Nome d’arte? Fabiana Mi descriveresti il tuo carattere il tre aggettivi? Solare, genuina, impulsiva Cosa ti ha spinto a diventare modella? L’adrenalina che ho provato nella mia prima passerella nella prima posa davanti ad una macchina fotografica, è stato ciò che mi ha spinto a diventare modella. A che età ha iniziato a bussare alla porta la voglia di poter diventare una modella/o, affermata/o? All’età di 12 anni ho visto in tv per la prima volta il Victoria Secret Fashion Show, e vedendo quei bellissimi corpi sfilare mi sono innamorata della passerella. A 13 anni ho firmato il mio primo contratto con un agenzia di moda iniziando così il mio percorso da modella. Che corsi hai fatto? Ho frequentato vari corsi di prova fotografica e due corsi di portamento C’è una modella o un modello al quale ti ispiri? Naomi Campbell Perchè proprio lei o lui? Amo il suo modo di sfilare, e un giorno vorrei essere brava quanto lei. Secondo te la moda è uomo o donna? Secondo me la moda sta in tutto ciò che è diverso sei modella come puoi essere modello quando hai delle caratteristiche fuori dal comune una bellezza particolare. Che genere fotografico ti piace di più? Io tratto come genere fashion ritratto glamour street e intimo, ma il genere che preferisco è il fashion amo indossare un abito e farlo diventare mio tramite una posa C’è uno stilista che ti piace di più, e perchè per il quale lavoreresti? Versace, amo lo stile barocco che usa nel creare i suoi vestiti. Hai già posato o sfilato? Se si per chi e quando? La mia prima sfilata è stata per un noto parrucchiere inglese (Richard Thompson) al pala congressi di Rimini all’età di 13 poco dopo aver cominciato il mio percorso. In seguito ho sfilato per Vanessa Foglia, e compiuto vari shooting tra cui il mio ultimo con Giacinto Malospiriti. La prima volta non si dimentica mai, vero o meglio dimenticare? Assolutamente no, mai scordate la prima volta come si fa? Non puoi scordare le prime prove sulla passerella, il primo trucco e parrucco , il primo fitting, l’ansia che provi prima di mettere il piede sulla passerella, non puoi scordare certe emozioni. Cosa ti trasmette questa meravigliosa arte, questo lavoro? Mi trasmette emozioni tante emozioni ma soprattutto mi aumenta la fiducia in me stessa, è un lavoro che ti aiuta ad amarti. Abbandoneresti l’Italia per vivere un esperienza artistica e professionale all’estero? A che ora parte il volo? Che messaggio vuoi lanciare al mondo? Se avete un sogno realizzatelo non aspettate che un giorno si realizzi magicamente, ci vuole costanza e determinazione solo così potrete realizzarlo Qual’è il tuo posto preferito sulla terra? Ovunque purché ci sia il mare Hai una frase o una citazione preferita? “Siamo gli artefici del nostro destino” Hai altre passioni? Si, ho la passione del canto Cosa ne pensi dello sport? Penso che sia fondamentale per questo tipo di lavoro Cosa ne pensi dell’amore? Penso che ognuno di noi abbia un’anima gemella e chi non ci crede è perchè non l’ha ancora trovata. Io la mia l’ho trovata e posso dire che amore non vuol dire coppia o essere semplicemente fidanzati, amore è quando in una persona sola trovi il tuo migliore amico, un amante e un complice. In cosa credi? Credo profondamente nell’amore Sei felice? Molto Quale è la tua più grande ispirazione? Mio padre, che mi ha insegnato sopportato e consolato ma soprattutto mi sta accanto ad ogni scelta che prendo. Da grande vorrei essere un eroe per i miei figli come mio padre lo è stato per me.
SARANNO FAMOSI... MODA
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MARTINA
JASMINE HILARY
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Yogurt - Gelato - Granite
Caffè - Crepes - Milkshake
SARANNO FAMOSI... MUSICA
1-Quando e come è cominciato il tuo percorso nel mondo della musica? Canto sin da bambina, ma la mia prima esibizione in pubblico è stata all'età di 15 anni ascuola .Quel giorno ho capito che volevo fare questo nella vita. 2-Che cosa significa per te essere un Musicista Emergente? Quali sono i lati positivi e quali i negativi? Essere un musicista o comunque cantante emergente per me non è molto semplice, ci sono ipro e i contro.Da un lato la gente è incuriosita dalla novità, un volto nuovo, musica nuova. Dall'altro invece è difficile entrare nel circuito della musica se non si ha alle spalle una buonacasa discografica. 3-Qual è il ricordo più bello legato alla tua carriera? Sono tanti i bei ricordi, ma quello più bello ed emozionante legato alla mia carriera è stato quando il mio inedito"Tu mare lo sai", prodotto dall'etichetta discografica Sorridi Music di JoConti ed Edizioni Musicali di Magilla Spettacoli, è stato trasmesso per la prima volta in radio. 4-Che rapporto hai con i social network? E secondo te che rapporto c’è tra i social e la musica, oggi? Credo che sia fondamentale l'utilizzo dei social network, soprattutto per gli artisti che comeme vogliono far conoscere la propria musica. Perciò cerco di essere presente il più possibile usando per via della visibilità.Un tempo c'erano solo la radio e la televisione, oggi i social hanno preso il sopravvento,quindi hanno acquisito un’importanza strategica nella commercializzazione della musica, agevolando anche la comunicazione tra artisti e fan. 5-Che progetti hai per il futuro? Per quanto riguarda i progetti futuri, al momento lavoro sempre nell'ambito musicale facendoserate live con il musicista Amedeo Olimpio e collaborando con Que LocuRa, un'associazione dianimazione per bambini. Però il mio obiettivo è quello di calcare i palchi più importanti ed arrivare a Sanremo. Ho comunque in cantiere nuovi brani ed anche nuovi progetti che stanno per concretizzarsi!
La pop musicovvero quella che conosciamo sotto il nome di musica pop, è un genere che risale agli anni '50.Si tratta sostanzialmente di una derivazione del rock,n roll ovvero di un macro genere musicale contemporaneo che comprende alcuni sottogeneri appartenenti alla canzone popolare. Il termine "pop" derivainfatti dall'abbreviazione del termine anglofono "popular". spiccata orecchiabilità, un'estrema semplicità di linguaggio, e un forte disimpegno verso la tematica dei brani di breve durata. Inoltre, in questo genere, si fa abbondante uso della melodia, i tempi musicali sono pari e le strofe si alternano a ritornelli. Nella musica pop, la ritmica è semplice e il sottofondo musicale si presenta poco elaborato. Questo innovativo genere musicale ha potuto affacciarsi sul mercato grazie all'organizzazione di numerosi concerti e manifestazioni. Rachele Liuni, Giovanissima, 28 anni, nasce in Puglia a Brindisi. Ha la passione per il canto fin da piccola, e grazie anche a suo padre che aveva la passione per il canto lirico inizia a prendere lezioni. A20 anni capisce che non era quella la sua strada e che la sua passione era la musica pop. Da quel momento inizia a prendere lezioni di canto leggero e partecipa ad alcuni concorsi musicali tra i quali: Accademia Tv Talent per una rete televisiva locale di Monopoli; Un sogno perarea Sanremo, Premio Barocco Giovani (arrivando anche in finale) Nel 2015 partecipa alla nota trasmissione "Karaoke" su Italia 1 che si tiene ad Ostuni (Br),presentata da Pintus...e partecipa ad altri concorsi regionali di minore importanza. La musica è stata un suo rifugio e una sua valvola di sfogo. 1-Parlami un po’ di te che genere suoni quali temi tratti solitamentenei tuoi testi? Il mio genere musicale è il pop e lo swing principalmente, però spazio su vari generi musicali, trai quali il soul, Jazz, Blues, Dance ecc.. I temi utilizzati nei testi delle canzoni per ora sono questi: speranza e riscatto.Trovo ispirazione da ciò che mi succede ogni giorno e dai miei stati d'animo.
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